Concorso Ospedale Stella Maris Pisa architettura contemporanea per la cura
L'essenza del lavoro della fondazione Stella Maris è rappresentata da una sinergia che unisce l'attività di ricerca a quella clinica; tale sinergia viene a manifestarsi nella progettazione dell'ospedale pediatrico che deve necessariamente integrare aspetti umanistici e scientifici.
La doppia lettura del complesso caratterizza tutto il sistema semantico/formale del progetto.
La caratterizzazione architettonica della clinica, oltre che morfologica, si incentra principalmente sul rapporto interno ed esterno e sulla doppia chiave di lettura che è stata attribuita all'edificio. Negli esterni predomina il colore bianco, tipico dei principali monumenti pisani, grazie all'utilizzo di una schermatura in alluminio di lamiera stirata che lascia filtrare abbondante luce nei locali interni, nei quali invece l'uso del colore diventa elemento costante: partendo dai luoghi di accesso, e più in generale dai luoghi del pubblico passaggio, in cui il colore è più acceso e caldo, fino ad arrivare ai luoghi della cura dove il colore diventa tenue nei toni e nelle saturazioni trasmettendo attraverso l'architettura contemporanea per la cura un senso di tranquillità e rilassamento. L'idea è quella di trasmettere un candido rigore, con la predominanza del bianco, appunto, da cui traspare, grazie all'azione filtrante della facciata, il colore degli interni della vita e del gioco, propri dell'età evolutiva. La sensazione da dare alla città, al passante distratto, è quella della rassicurante piacevolezza: la consapevolezza che qui si curano le fragilità neuropsichiatriche dei più deboli, dei bambini, affiancata alla ricerca medica, epifania di un miglior stato di vita. La Stella Maris finalmente diviene istituzione cittadina e la sede del nuovo ospedale neuropsichiatrico per bambini ne trasmette in pieno il messaggio positivo della sua opera. Il colore e le istallazioni d'arte interne, collocate principalmente nei doppi e tripli volumi, trasmettono ai luoghi della cura e della ricerca il sentire proprio dell'agire dell'uomo nell'eccellenza, tramutando gli spazi geometrici in luoghi di vita con interni luminosi. Di fatto chi fruisce la struttura ha un diretto contatto visivo con la luce naturale e con il verde del parco.
La doppia lettura del complesso caratterizza tutto il sistema semantico/formale del progetto.
La caratterizzazione architettonica della clinica, oltre che morfologica, si incentra principalmente sul rapporto interno ed esterno e sulla doppia chiave di lettura che è stata attribuita all'edificio. Negli esterni predomina il colore bianco, tipico dei principali monumenti pisani, grazie all'utilizzo di una schermatura in alluminio di lamiera stirata che lascia filtrare abbondante luce nei locali interni, nei quali invece l'uso del colore diventa elemento costante: partendo dai luoghi di accesso, e più in generale dai luoghi del pubblico passaggio, in cui il colore è più acceso e caldo, fino ad arrivare ai luoghi della cura dove il colore diventa tenue nei toni e nelle saturazioni trasmettendo attraverso l'architettura contemporanea per la cura un senso di tranquillità e rilassamento. L'idea è quella di trasmettere un candido rigore, con la predominanza del bianco, appunto, da cui traspare, grazie all'azione filtrante della facciata, il colore degli interni della vita e del gioco, propri dell'età evolutiva. La sensazione da dare alla città, al passante distratto, è quella della rassicurante piacevolezza: la consapevolezza che qui si curano le fragilità neuropsichiatriche dei più deboli, dei bambini, affiancata alla ricerca medica, epifania di un miglior stato di vita. La Stella Maris finalmente diviene istituzione cittadina e la sede del nuovo ospedale neuropsichiatrico per bambini ne trasmette in pieno il messaggio positivo della sua opera. Il colore e le istallazioni d'arte interne, collocate principalmente nei doppi e tripli volumi, trasmettono ai luoghi della cura e della ricerca il sentire proprio dell'agire dell'uomo nell'eccellenza, tramutando gli spazi geometrici in luoghi di vita con interni luminosi. Di fatto chi fruisce la struttura ha un diretto contatto visivo con la luce naturale e con il verde del parco.
The Stella Maris Foundation´ s work is represented by a synergy that combines research and clinical work; such great synergy must be manifested in designing the hospital, which must necessarily integrate humanistic and scientific aspects.
The dual-route of the project characterizes all the semantic/formal system. The architectural characteristics and the morphology are mainly focused on the relationship between the interior and the exterior. Outside the white, which is the typical color of the most important monuments of Pisa, is represented with an aluminium meshed sheet facade that allows the light to pass through. In the interiors, on the contrary, we find the color which become most important starting from the entrance and the public spaces (bright and warm colours ) to the place of care where it becomes soft and relaxing. The idea is to cover the exterior with a candid look (white) with a perforated faced from which become visible the rainbow colors of the interiors, symbol of the adolescence. Architecture must give, to the distracted person, the sensation of joy, reassurance and safety; here, in the hospital, neuropsychiatric diseases are treated and are flanked by the research which is epiphany of a better life. So Stella Maris finally becomes a town institution and this building transmits this message. Color and art installation, placed in double and triple volumes, puts in the cure place the sensation of the excellence, transforming the geometric spaces into place where you can well live. People who lives in the hospital have continuously and directly the view of the green of the park and the natural light.
The dual-route of the project characterizes all the semantic/formal system. The architectural characteristics and the morphology are mainly focused on the relationship between the interior and the exterior. Outside the white, which is the typical color of the most important monuments of Pisa, is represented with an aluminium meshed sheet facade that allows the light to pass through. In the interiors, on the contrary, we find the color which become most important starting from the entrance and the public spaces (bright and warm colours ) to the place of care where it becomes soft and relaxing. The idea is to cover the exterior with a candid look (white) with a perforated faced from which become visible the rainbow colors of the interiors, symbol of the adolescence. Architecture must give, to the distracted person, the sensation of joy, reassurance and safety; here, in the hospital, neuropsychiatric diseases are treated and are flanked by the research which is epiphany of a better life. So Stella Maris finally becomes a town institution and this building transmits this message. Color and art installation, placed in double and triple volumes, puts in the cure place the sensation of the excellence, transforming the geometric spaces into place where you can well live. People who lives in the hospital have continuously and directly the view of the green of the park and the natural light.